Femminismo di Rosanna La Malfa
Quanto si teme questa parola? Forse tanto, forse poco.
Personalmente temo più la parola patriarcato. E vi dirò perché.
Ogni qualvolta ci si dice che siamo arrabbiate perché abbiamo “le nostre cose”, che possiamo ritenerci fortunate perché abbiamo le quote rosa, perché abbiamo il sussidio di maternità, perché siamo tutelate, ci si riporta alla condizione di dover dire grazie o di chiedere scusa per essere quelle che siamo.
Invece no, caro patriarcato.
Siamo esseri con desideri: voler fare carriera, voler attuare un energico gioco di squadra, voler guadagnare quanto un uomo se siamo meritevoli e competenti, voler essere libere di poter scegliere, voler essere ambiziose senza essere considerate acide.
Il che non significa voler essere superiori. Siamo diverse dall’uomo per la natura stessa, per la scienza solo negli organi riproduttivi… perché un cuore che batte, un cervello che pensa quanto può dirsi migliore o peggiore di un altro?
Se studio e sono ingegnera, sono meno di un uomo? Chi ha scritto queste regole? Ah sì, anni di patriarcato. Anni di te. Secoli di te. Millenni di te.
Personalmente, mi sono accorta di essere femminista che non vuol dire, stereotipando, che odio gli uomini, ma che voglio essere IO, quando, nel lontano 1982, a 7 anni, alla maestra che ci disse: “Buongiorno bambini” risposi: “Ma se siamo maschietti e femminucce, perché non dice Bambini e Bambine?” Non la prese bene: il maschile inclusivo era (o è) predominante.
Ho due fratelli maschi e mi sono sempre impegnata non a superarli, ma ad essere una pari.
Ed è di parità che voglio parlare. Di equità, di etica. Sempre in ogni mood della mia vita. Anche con mia figlia, con mio figlio.
Ah, se te lo chiedessi, sono etero, con una famiglia tradizionale alle spalle. E sono fiera della Donna che sono, della solidarietà che offro alle altre sorelle, dell’impegno che metto nella vita ad essere ME. Con spirito di servizio e di amore verso un mondo che desidero equo.
E se ti chiedessi ancora cosa faccio nella vita: fiera libera professionista. Indipendente fino al midollo.
Caro patriarcato, ho conosciuto tante donne nella vita e posso dirti che siamo esseri che vogliamo essere, con possibilità di scegliere e di vivere, con pari diritti e pari doveri. Sembra così tanto astratto e pazzo come concetto? Io credo di no.
Tanta la strada da fare, ma se siamo tante si potrà fare. Non temere, eccoci.
Rosanna La Malfa