L’ANABASI – LA RISALITA di Serena Luce Castaldi
Il mio primo incontro col femminismo avviene nel lontano 1970. Sono a New York e una nuova conoscente mi invita alla mostra di scultura del marito di Kate Millett, la quale aveva organizzato un bus per portare le amiche femministe all’inaugurazione a Filadelfia. Qui mi presentano Anselma dell’Olio, un’attrice italo americana, e Diana Alstad una femminista americana che amava l’italiano e lo parlava bene. Passammo la serata chiacchierando fitto, sorseggiando vino bianco sotto le sculture aeree di Fumio sospese al soffitto, poi ancora durante la cena collettiva in un ristorante locale. Avere l’opportunità di parlare del Movimento di Liberazione delle Donne nella lingua materna mi permetteva di aprirmi a questi temi in maniera nuova e di lasciarli penetrare più a fondo dentro di me. In seguito Diana, che studiava all’università di Yale in Connecticut, fu mia ospite per qualche giorno. In quell’occasione mi parlò della sua transizione dalla militanza nel Black Movement all’esperienza femminista, in cui era lei stessa l’oggetto dell’oppressione. Al ritorno a Milano dovevo scrivere la tesi di dottorato e Diana mi suggerì di dedicarla al Women Liberation Movement.
Con questa idea in mente cominciai a frequentare vari gruppi femministi, a raccogliere ogni sorta di materiale potenzialmente utile. Alla fine non scrissi la tesi sul WLM, ma una selezione di quei materiali, da me tradotti, fu poi pubblicata con il titolo Donne è bello.
Di ritorno dall’America mi ritrovai cambiata, più consapevole dello sciovinismo maschile presente nel Movimento Studentesco e nei gruppi di sinistra di cui avevo fatto parte. Ma non avevamo ancora sviluppato un linguaggio comune per metterlo in discussione.
Succede che comincio a raccontare ad altre donne la mia esperienza nei gruppi WLM di New York e nel giugno 1970 organizzo un incontro a casa mia. Qui invito le partecipanti a sedersi in circolo, a presentarsi a turno, a dire che cosa le ha spinte a venire. Subito emerge il bisogno di parlare dei propri disagi, di condividerli con le altre e alla fine della serata si decide di continuare a riunirci. Nasce così L’Anabasi (la Risalita), il primo gruppo di autocoscienza femminile a Milano, aperto solo alle donne, per quel tempo una scelta rivoluzionaria e non poco allarmante.
Quel gruppetto rimase insieme 5 anni, durante i quali la nostra coscienza femminista prese forma e nel 1972 trovò espressione nel giornalino Al Femminile che diede origine all’uso culturale di questa espressione per identificare la nostra specificità.
Serena Luce Castaldi
Cara Serena, conoscere te e le altre amiche dell’Anabasi è stato uno dei momenti più importanti della mia vita. Una ri-nascita con cui ho iniziato un autentico cammino soggettivo. Non facile ma proficuo. Che continua a essere il mio femminismo.