Malattia della memoria (Per i morti di Cutro), di Anna Lombardo Geymonat

Qualcuno la chiama ‘sinistro’, tragedia
Per un po’, il tempo di uno scatto
Di un selfie di sicuro
Noi la chiamiamo mattanza, stragi di stato
Quei corpi che giacciono sul fondo
Dimenticati, non vendicati
Che non ebbero nome
Giustizia, verità,
Un esame di coscienza collettiva.

Questa è la ‘malattia della memoria’, la vostra
Perché noi potemmo solo affogare.

Natale 1996, Portopalo di CapoPassero
L’F174 lasciò la scia di 283 corpi
sepolti nel mar Mediterraneo
e nel mar Ionio – siamo certi che fu il primo?
Avevamo sogni, speranze, una vita intera
Da traghettare sul mare nostrum.

Poi un Venerdì Santo del 1997 la tragedia
Fu per gli Albanesi in fuga dal caos
Lungo il canale di Otranto. Nulla era mutato.

L’ottobre 2013 macchiò Lampedusa col sangue di
Etiopi ed Eritrei. In 368 toccammo il fondo
Cupo sotto un cielo graffiato da urla inascoltate
E ora nella notte del 25 e 26 febbraio 2023 ancora
Altre vite, altro sangue, ancora morti a Cutro,
ancora numeri, 72. Forse? Afgani, Pakistani.

No, non dovevamo morire,
Sotto le false ipocrisie di burocrazie
Imbrigliate in accordi clandestini, bastardi fra stati e stati
Accompagnati da Bandiere Bianche, Frontex Plus o come
Vogliono diavolo chiamarle i gendarmi del mare,
Quelli che speronano le carrette del mare
Quelle che invece di aiutare, soccorrere,
Girano attorno ai sogni dei disperati,
Tracciando solchi profondi, sempre più vicini,
Ai fragili scafi, come dervisci e la nostra barca traballa.

Su una giostra a giocare la loro di vita ci sono
Bossi-Fini- la Turco-Napolitano, il Decreto Maroni, e ora Meloni
Quanti ancora, dopo, lacrime, battimani, baciamano?

Cosa diremo a quelli che restano, cosa faremo per loro,
come cureremo questa nostra europea ‘Malattia della memoria’?

No, Non dovevano morire
Non dovevamo morire

No, nessuno dovrà più morire. Promettiamo.

Venezia, Marzo 2023 – Anna Lombardo